Ruggirello e i parenti di politici e funzionari assunti nelle coop a Marsala

Ruggirello e i parenti di politici e funzionari assunti nelle coop a Marsala

2020-04-19T17:41:47+02:00 20th Novembre, 2019|inchieste|

Faceva addirittura lui i colloqui per assumere le persone. La Cooperativa “Serenità” era una sua creatura.

Ne era il deus ex machina, scrivono gli investigatori. Paolo Ruggirello, l’ex deputato regionale all’Ars, arrestato per fatti di mafia nell’operazione “Scrigno” lo scorso Marzo, aveva forti interessi nel mondo delle cooperative e dei servizi sociali. A Marsala è clamoroso il caso della cooperativa “Serenità” che gestiva, fino poco dopo l’arresto del politico, il centro diurno “Arcobaleno” di Strasatti.

Dei tanti inghippi dei servizi sociali a Marsala Tp24 se n’è occupata diverse volte, delle tante stranezze, delle assunzioni, dei tanti soldi che girano, e interessi non proprio trasparenti. Tant’è che in consiglio comunale venne istituita una commissione d’inchiesta proprio per capire come venivano gestiti i servizi sociali a Marsala. Poi la procura, sulla base di quanto emerso da quella commissione d’inchiesta, cominciò ad indagareIndagini che prendono sostanza nel fascicolo su Paolo Ruggirello dell’inchiesta antimafia Scrigno.

E si scoprono molte cose di cui in città se ne aveva sentore. Cioè che Paolo Ruggirello, pur non avendo sulla carta alcun ruolo, è stato il vero amministratore della cooperativa Serenità. La cooperativa a Marsala, tra le altre cose, gestiva su mandato del Comune il centro diurno Arcobaleno di Strasatti, che dava assistenza a ragazzi autistici. Anche se sulla carta quel centro era gestito da Stefania Mistretta, già alle dipendenze del re delle coop Norino Fratello, era Ruggirello a muovere tutto, e soprattutto a decidere le assunzioni. Ruggirello, emerge dalle indagini, teneva incontri e colloqui con persone da assumere. Ma soprattutto nel corso degli anni ha assunto parenti di politici, e politici stessi, che sono passati nel suo gruppo, sotto la sua ala protettiva, proprio in corrispondenza con appuntamenti elettorali.

Una coincidenza, ad esempio, riguarda la consigliera comunale di Marsala Nicoletta Ferrantelli, che lavorava proprio alla cooperativa “Serenità”. Dagli atti del Comune risulta assunta a fine 2017. Siamo in corrispondenza con la campagna elettorale per le Regionali 2017. Paolo Ruggirello è candidato e i Ferrantelli (il padre, Pino, ex presidente del consiglio comunale) e la figlia, passano da Forza Italia al gruppo che fa riferimento ad Enzo Sturiano, sostenendo la candidatura di Ruggirello con il Pd.

Il 30 Marzo 2018 (determina 402) il Comune di Marsala liquida 436,09 euro alla Cooperativa Serenità, quale rimborso di emolumenti da corrispondere al datore di lavoro (la cooperativa) della consigliera comunale (Ferrantelli) per i mesi di Novembre e Dicembre 2017. E’ la stessa legge che abbiamo citato quando abbiamo raccontato del caso del consigliere comunale Alfonso Marrone (vi ricordate? qui la storia). Quindi, la consigliera da Novembre lavora per la cooperativa, che poi riceve i soldi dal Comune per le sue assenze causa impegni istituzionali. Per capire l’ingorgo: ecco, pochi giorni dopo, una liquidazione da 6.500 euro, per la stessa cooperativa. Il Comune di Marsala paga alla Cooperativa Serenità le rette di “adulti e minori” nel periodo Novembre e Dicembre 2017, inseriti presso l’omonima casa di accoglienza.

Ma la Ferrantelli non è l’unica. Ruggirello ha assunto alla cooperativa Serenità anche parenti di consiglieri comunali e politici per finalità personali, per interessi politici, a prescindere da qualsiasi competenza, e persone vicine a funzionari e dirigenti dell’Asp.
Ad un certo punto anche i consiglieri comunali di Una Voce per Marsala, Alfonso Marrone e Alessandro Coppola, si avvicinano a Ruggirello. E proprio dei parenti dei due consiglieri vengono assunti nella cooperativa dell’ex deputato regionale.

Sotto il controllo di Ruggirello pare esserci anche un’altra cooperativa, si chiama “Ad Maiora” alla quale Serenità trasferisce alcuni servizi. Ebbene nelle cooperative di Ruggirello vengono assunte la figlia di Alfonso Marrone, Maria Grazia, e la sorella del consigliere Alessandro Leonardo Coppola, Silvia. Non sono circostanze di poco conto. I due consiglieri sono stati eletti in consiglio comunale nel 2017 nello schieramento opposto a quello di riferimento dell’ex deputato regionale. Un anno dopo le elezioni viene assunta la figlia di Marrone, poi un mese prima delle elezioni regionali del 2017 viene assunta la sorella di Alessandro Coppola.
Tra Ruggirello e Marrone ci sono diversi dialoghi intercettati in cui i due si scambiano informazioni su persone da assumere nella cooperativa. E’ Ruggirello ad esempio a chiedere qualcuno per sostituire una dipendente in maternità, chiede esplicitamente che sia un maschio. Anche tra il consigliere Coppola, il padre, e Ruggirello ci sono state diversi colloqui.

Nell’ottobre del 2016 viene anche assunta la nipote di Giacomo Sucameli, che è stato su segnalazione di Ruggirello assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici nella giunta Castiglione a Campobello di Mazara.

Nelle cooperative vengono assunti, sempre da Ruggirello, anche parenti dello stesso ex deputato regionale. Come Erika Ronzino, fidanzata di Nicola Sveglia, ex consigliere comunale di Trapani e nipote di Ruggirello. E viene assunta anche la moglie dell’ex deputato regionale del Pd, Maria Concetta Triscari.

Non solo assunzioni “politiche” ma anche di interesse economico. Ruggirello, per gli investigatori, ha utilizzato i servizi sociali e le cooperative sotto il suo controllo, per interessi politici. Nelle cooperative venivano assunte, però, anche persone vicine, o parenti, di funzionari che potevano influire sul buon andamento delle cooperative che ottenevano convenzioni dalle pubbliche amministrazioni. Alla cooperativa di Ruggirello viene assunta una ragazza vicina alla signora Giuseppa Messina, che è responsabile dell’ufficio Contratti e Convenzioni drll’Asp. Il caso risale al 2016, e per gli investigatori è importante per due motivi. Uno perchè era stato lo stesso deputato regionale ad occuparsi dell’incontro con la persona da assumere, e dei contatti con la Messina. Ma soprattutto perchè cade in un periodo in cui, fanno notare gli inquirenti, la cooperativa stava per ottenere per il centro Arcobaleno la convenzione necessaria, proprio da quell’ufficio. Alla cooperativa Ruggirello assume anche la nipote del dott. Mario Sammartano, dirigente del Centro Salute Mentale di Marsala

Per gli investigatori sono assunzioni “anomale” quelle di cui si è occupato in prima persona Ruggirello, che viene intercettato diverse volte mentre fissa gli appuntamenti, si interessa dei contratti, gestisce di fatto il reclutamento dei lavoratori.

Queste anomalie sono state raccontate tempo fa da Tp24 in un’inchiesta che gli investigatori hanno preso come spunto per cominciare a scavare nei servizi sociali a Marsala. Servizi sociali messi sotto la lente anche dalla commissione d’inchiesta in consiglio comunale. Una commissione tempestata da polemiche, con accuse di ostruzionismo, dalla quale è venuta fuori una relazione finita in procura. Nelle scorse settimane c’è stato addirittura un consiglio comunale “segreto” (neanche la massoneria…) per parlare di servizi sociali. Avevano paura, forse, che qualcosa di imbarazzante venisse fuori.

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Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".