Matteo Messina Denaro, tutto qui

Matteo Messina Denaro, tutto qui

2023-01-17T14:47:07+01:00 17th Gennaio, 2023|dove sei matteo|

editoriale – 17 gennaio 2023 – Tp24.it

Il fatto è che quando la storia arriva, tu non sei per niente preparato.

Quante volte in questi anni mi hanno chiesto: cosa farai il giorno in cui prendono Messina Denaro, se lo prendono?

E io immaginavo quel giorno, certo. Ultimamente un po’ meno, ma ci pensavo.  Solo che poi quel giorno è arrivato. E io non ero pronto. Come sempre. Stai una vita ad organizzarti, poi la vita arriva, e ti sbatte in faccia, sbam.

Non ero pronto, perchè quando l’ho visto, nella prima immagine diffusa per i giornali, questo signore così emaciato, quest’aria smarrita, questo volto scavato dalla latitanza, dalla malattia, e dalla vecchiaia, che è una sentenza per tutti, mi sono detto: tutto qui?

Non so cosa mi aspettavo. Tutto qui? mi sono ripetuto. E tutto questo scrivere, raccontare, interrogarsi, e dove sei Matteo, e le inchieste, e i reportage, e le notti a leggere documenti, e giri pazzi e solitari per il Belice che sapevamo tutti fosse la sua tana, e questo domandarsi inquieto, e ancora, e ancora: tutto qui?

Sì.

Non so cosa mi aspettavo. Magari neanche lui se l’aspettava così, la sua cattura. Avrebbe preferito un conflitto a fuoco, elicotteri, caroselli di auto alla rotonda della circonvallazione, il traffico che impazzisce all’ora di punta.  E invece. Suo padre si è consegnato da morto, già pronto per il funerale. Lui si consegna da vivo, e non si fa mettere neanche le manette (hai visto mai, graffiassero l’orologio buono…). Anche lui sembra dire, tutto qui? Neanche un colpo a salve, una scacciacani, un figlio-di-buttana-arrenditi.

***

Scrivo queste righe che è notte, e lavoro senza sosta dalle nove. Scrivo queste righe dopo aver risposto a domande di giornalisti dalla Francia, da New York, dal Brasile, ad una tv di Genova, due radio dalla Svizzera, mi pare, forse era un giornale. E quante telefonate, centinaia di messaggi, neanche fosse la mia prima comunione.

E la domanda per tutti, finale, è uguale, e mi chiedono: e adesso che farai? La risposta ce l’ho da tempo, ed è quella che ho dato sempre: non ho mai avuto l’ossessione per Matteo Messina Denaro. Me ne sono occupato perché mi sembrava, quando ho iniziato a fare questo mestiere, che fosse una storia grande e poco raccontata. Poi è diventata una storia che ha interessato tanti, e si, lo dico con orgoglio, anche un po’ per merito mio, per questo parlarne sempre, in ogni occasione, dappertutto. Ma non era mica un’ossessione. Quindi si continua a fare la vita di prima: cercare, capire, raccontare. Perché Messina Denaro è finito, la mafia, di sicuro no. 

***

C’è una bella seratina fresca, è quasi mezzanotte, le previsioni davano acqua ma ha piovuto poco, giusto quattro gocce.
C’è una bella seratina fresca, dovrei dire qualcosa di importante, come i ringraziamenti del festeggiato, come ad una laurea, al discorso che fai per il pensionamento, o davanti ad una rivelazione. Mi accorgo che oggi ho scritto articoli e analisi per tutti, in pratica, tranne per il mio giornale, la mia casa.  
Ma non ho parole, sono stanco, e poi mi godo l’aria. Questi quattro passi che mi faccio fino all’auto, la notte che mi sembra, guardala, amica. E mi dico che per una volta mi basta, sono momenti belli. C’è silenzio, e pure l’orizzonte, a scrutarlo, è una schiena dritta. E’ nostro questo cielo notturno di Sicilia, mi dico, è nostro il giorno che verrà domani, e quelli da venire, e il buono che faremo ancora, ancora.  Penso a mia figlia, che ha dieci anni, e questo pomeriggio ad un certo punto mi ha scritto “complimenti” e una gif dei Minion che applaudivano, e già basta, figlia mia. Ma si, ho vissuto per questo momento, in fondo, per questa giornata lunga e meravigliosa, per tutti i dubbi che mi verranno da domani, le analisi, gli approndimenti e quel che è. Ho vissuto e vivo per il gusto del racconto, per il riscatto di chi è morto, perchè amo il mio lavoro e questa terra, e siamo in tanti. E’ tutto qui. 

About the Author:

Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".