Mafia a Campobello di Mazara/4: Urso ordinava, Tripoli e Dell’Aquila eseguivano…

Mafia a Campobello di Mazara/4: Urso ordinava, Tripoli e Dell’Aquila eseguivano…

2020-04-20T13:07:48+02:00 5th Maggio, 2018|inchieste|

 Continua il nostro viaggio dentro la mafia a Campobello di Mazara e i suoi rapporti con la politica. Ieri abbiamo visto all’opera Mario Tripoli, fratello della consigliera comunale di Campobello, Maria Tripoli, mentre faceva dei danneggiamenti per conto del sodalizio mafioso.

I danneggiamenti erano solo una parte dell’attività criminale intrapresa dal gruppo di fuoco Dell’Aquila-Tripoli che rispondevano agli ordini del boss Raffaele detto “Cinuzzu” Urso.

Nell’aprile 2017 l’imprenditore castelvetrano Lorenzo Rizzuto si reca presso gli uffici dell’arma dei Carbinieri di Castelvetrano per sporgere denuncia: racconta che qualcuno gli hadepositato un mazzo di fiori innanzi il cancello della sua azienda in C.da Magaggiari, Castelvetrano.

Gli inquirenti arrivano agli autori dell’atto intimidatorio tramite l’attività di intercettazione disposta nell’auto KIA di tale Monica Titone che intratteneva frequenti contatti con Urso e Dell’Aquila.

I pubblici ministeri ritengono che gli autori materiali di quell’intimidazione sono Mario Tripoli e Dell’Aquila Filippo “al momento dell’atto intimidatorio, si può ritenere con certezza che a bordo dell’auto in occasione dell’atto minaccioso posto in essere con il deposito dei fiori presso l’azienda del RIZZUTO vi erano DELL’AQUILA e TRIPOLI Mario. In tal senso di estrema importanza, risultava la conversazione, registrata il 05.05.2017 alle ore 00:08:50, poco dopo la realizzazione dell’atto intimidatorio in danno dell’imprenditore RIZZUTO Lorenzo, a bordo della FIAT Panda nella quale DELL’AQUILA e TRIPOLI commentavano la persistenza di un forte odore nella macchina della TITONE poco prima utilizzata, dicendo testualmente: “minchia quell’odore che c’era dentro quella macchina mi ha ammazzato”.

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Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".