Ruggirello e il sostegno dei mafiosi nelle elezioni a Marsala

Ruggirello e il sostegno dei mafiosi nelle elezioni a Marsala

2020-04-19T21:12:29+02:00 8th Marzo, 2019|inchieste|

Era diventata la sua roccaforte. Marsala per Paolo Ruggirello era una terra di conquista. Qui gestiva gli affari delle cooperative, aveva amanti, ma soprattutto un nutrito pacchetto di voti.

Tutti facevano a gara per essere loro “protetti”. Oggi, invece, dopo il suo arresto, sembra che nessuno lo conosca. Tutti prendono le distanze, tutti o quasi condannano Paolo Ruggirello. Ma le cose non erano così fino a qualche anno fa. Non erano così nel 2015, quando Marsala andava al voto dopo due anni di commissariamento. Lo dicevano tutti, chi sta con Ruggirello vince.

LE ELEZIONI A MARSALA DEL 2015

Piccolo riassunto delle cose politiche capitate in quell’anno. Marsala torna al voto dopo appena 3 anni. I candidati più accreditati alla carica di sindaco sono Massimo Grillo e Alberto Di Girolamo. L’ago della bilancia, dicevano gli intenditori di cose politiche in città, era la lista di Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale e campione di preferenze. Chi ha Ruggirello e Sturiano vince. La lista si chiama Democratici per Marsala. E’ espressione di Articolo 4, sostanzialmente, e di Ruggirello. Una lista che fa l’occhiolino al Pd, che è una costola del Pd, nell’attesa che Ruggirello, Sturiano e tutti gli altri entrino nel partito allora guidato da Matteo Renzi. Sono loro l’ago della bilancia, e infatti Democratici per Marsala contribuisce in maniera consistente ad eleggere sindaco Alberto Di Girolamo. Ma dietro Democratici per Marsala, la lista di Sturiano, ci sono un po’ di cose da raccontare che emergono dall’inchiesta “Scrigno”.

RUGGIRELLO E “IL CANDIDATO BUONO PER MARSALA”

Le elezioni del 2015 cadono nel pieno del “potere” di Ruggirello nel territorio. E’ deputato questore, e ha potuto affidare incarichi di consulenza a persone a lui vicine. Ma serve altro. Dopo l’esperimento riuscito a Campobello di Mazara, Paolo Ruggirello chiede sostegno al pacecoto Carmelo Salerno, indicato come appartenente all’organizzazione mafiosa. Salerno ha sulle spalle una condanna per mafia ad otto anni, e ha un curriculum criminale niente male. A lui Ruggirello si rivolge per trovare dei candidati per Marsala.

E’ il 27 marzo quando Ruggirello chiama Salerno, i due si scambiano tanti favori. Ruggirello ha avuto modo di far assumere un suo amico, o ancora Salerno ha tentato di risolvergli la questione legata alla figlia segreta. Insomma, nonostante Salerno fosse un mafioso, come sentenziato nel 2000, il deputato regionale lo frequenta in maniera costante. Questa volta Ruggirello chiede esplicitamente: “mi devi trovare un candidato buono a Marsala!”.
Nei giorni seguenti Ruggirello si incontra e ha contatti con Salerno. Ma non solo, nel capitolo delle elezioni a Marsala partecipano anche dei campobellesi. Si tratta di Filippo Sammartano, “esponente mafioso” di Campobello, e il consigliere comunale Vincenzo Giardina.
Anche loro daranno una mano. Prima però bisogna trovare un “candidato buono”. Ruggirello, dopo un mese, è il 29 aprile, contatta Salerno per ricordargli della sua richiesta:

<<…io aspetto sempre questo candidato o questa candidata a Marsala, no io sono a Marsala che aspetto… che viene questo candidato qua che domani devo presentare al lista …(…)… a parte gli scherzi che mancano gli ultimi… gli ultimi tre giorni mancano, entro quattro giorni glieli devo dare il numero.., dobbiamo chiudere le liste…>>.

Sono giorni frenetici, bisogna chiudere le liste. Ruggirello contatta anche il suo amico Vincenzo Giardina. Gli manda un sms: “Ma a marsala un candidato o candidata ai livelli tuoi ce x me?”.
Giardina gli risponde: “ti faccio sapere”.

Il quattro maggio si torna ad insistere. Scrivono gli inquirenti:

“la ricerca spasmodica di uno o più candidati da inserire nella lista del Partito Democratico per le elezioni comunali a Marsala costringeva RUGGIRELLO Paolo a rivolgersi ancora una volta a SALERNO Carmelo”.

La lista Democratici per Marsala viene presentata il 6 maggio a Marsala. C’è Ruggirello, c’è Sturiano, c’è il candidato sindaco Alberto Di Girolamo, ci sono tutti i candidati al consiglio comunale nella conferenza di presentazione. Anche quel giorno Ruggirello doveva incontrarsi con Salerno, ma prima c’è da presenziare alla presentazione della lista. Salerno gli risponde che c’è sempre per lui. “ <<…io sono sempre qua, io sono qua, a tua disposizione, sempre!…>>.

I PUPILLI DI RUGGIRELLO

Finita la trafila per presentare la lista, per trovare “il candidato buono”, comincia il giro per cercare i consensi. Bisogna trovare i voti. Bisogna fare campagna elettorale, distribuire santini, fare il caseggiato, organizzare incontri, “parlate” come le chiamano da queste parti. Ruggirello ha dei nomi che gli stanno più a cuore, dei pupilli, e per loro scomoda anche personaggi non marsalesi. Scomoda anche il consigliere Vincenzo Giardina, che ha risolto molte cose a Campobello. E’ lo stesso Giardina a mettersi a disposizione:

<<…dammi il nominativo e io vengo a fare qualche riunione a Marsala, tu devi dirmi il nominativo che io ti organizzo una, in una casa, 10, 15 o 20 persone quelli che sono ehh e siamo tutti su quel nominativo Hai capito? però non lo fare in ritardo perché chissà poi le persone si impegnano…>>.

Qualche giorno dopo l’allora deputato regionale dà i nomi.

<<…io come nominativo ho a mia nipote che ovviamente se n’è scesa pure la figlia di Nicola, Nicola mio nipote che è a Trapani SVEGLIA (Gabriella, ndr.) e un maschio, mettiamo un maschio poi vediamo o a Manlio MAURO o a Davide PARRINELLO…>>.

I cavalli su cui punta Ruggirello sono Manlio Mauro, Davide Parrinello, già consiglieri comunali, e la nipote Gabriella Sveglia.

Giardina è un tipo subito operativo. Organizza incontri, casa per casa, anche se non è proprio del posto. Al deputato regionale riferisce:

<<… io ho organizzato per giovedì andiamo in un posto in contrada Matarocco e abbiamo un gruppo di persone poi qua a Marsala c’è un altro medico praticamente dove le persone vanno e vengono che è mio compare facciamo un’operazione lì e altri… quattro o cinque come si chiama li raggruppiamo Mi hai capito? perché quelli giustamente le persone ti aspettano gli ho detto no il Deputato viene qua gli ho detto e vediamo di fare un poco il punto della situazione…>>.

Giardina confermava, in sostanza, che stava organizzando degli incontri che avrebbero garantito l’acquisizione di un considerevole consenso elettorale.

Nonostante lo sforzo i pupilli di Ruggirello non vengono eletti. Davide Parrinello ottiene 320 voti, e si piazza come primo dei non eletti, Manilio Mauro ottiene 209 voti, Gabriella Sveglia 122.
La lista Democratici per Marsala invece ottiene nel complesso un gran successo. Elegge tre consiglieri comunali: Enzo Sturiano, che si riconferma il più votato e verrà poi eletto presidente del Consiglio comunale, Ginetta Ingrassia e Luana Alagna. Ma soprattutto la lista contribuirà in maniera considerevole ad eleggere il sindaco Alberto Di Girolamo.
Dopo le elezioni tutti vogliono far parte di Democratici per Marsala e dell’area di riferimento di Ruggirello. Se ne accorgono un po’ tutti che il potere sta là.

Scrivono infatti i magistrati:


“Nel corso dei mesi, grazie ad un’importante opera di mediazione posta in essere dall’Onorevole RUGGIRELLO Paolo e dal Presidente del Consiglio Comunale STURIANO Enzo, numerosi consiglieri confluivano dalle liste d’origine a quella dei Democratici per Marsala, andando in tal modo a consolidare la forza politica del deputato regionale in detta Città e di conseguenza nella Provincia di Trapani”.

Quello che viene fuori è che la lista che ha eletto tre consiglieri, tra cui il presidente del consiglio comunale, e ha contribuito ad eleggere il sindaco di Marsala, è stata pesantemente aiutata dai mafiosi. Stando a quanto emerso dall’inchiesta, quindi, le elezioni del 2015 sono state condizionate da interventi esterni, interventi mafiosi.
Sturiano non ci sta. E dopo l’arresto del suo deputato di riferimento, del suo mentore politico, dice che la lista è stata messa a punto dallo stesso Sturiano, che Ruggirello non ha messo mani e che non ci sono state interferenze esterne. Ma le indagini dicono altro.

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Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".