Pier Luigi Nervi, il Maxxi di Roma lo omaggia. Marsala dimentica i suoi capannoni

Pier Luigi Nervi, il Maxxi di Roma lo omaggia. Marsala dimentica i suoi capannoni

2020-04-24T07:03:30+02:00 11th Febbraio, 2016|inchieste|

E’ stato uno degli architetti più importanti del novecento. Pier Luigi Nervi ha progettato e seguito decine di opere sparse per il mondo. Famoso soprattutto per l’ingegneria civile, e per gli impianti sportivi. Lavorò allo Stadio Flaminio di Roma, allo Stadio di Firenze. Progetta e segue i lavori dell’Aula delle udienze pontificie in Vaticano. E ancora la stazione degli autobus a New York. Il genio italiano come sempre esportato ed apprezzato all’estero. Ci sono testimonianze di Nervi anche a Marsala, con i suoi capannoni nella zona dell’Aeronautica Militare, oggi totalmente abbandonati. E mentre in tutto il mondo si è omaggiato il genio di Nervi, a Marsala le sue invenzioni sono dimenticate.
Ad esempio in questo periodo al Maxxi di Roma viene omaggiato l’architetto lombardo con le sue Architetture per lo sport.

In mostra l’ampio patrimonio di disegni, fotografie, documenti e modelli di oltre 60 progetti di impianti sportivi provenienti in gran parte dall’Archivio Nervi nelle collezioni del MAXXI Architettura.
Un’occasione unica per seguire lo sviluppo del metodo progettuale e costruttivo dell’ingegnere, dalle prime opere, come lo Stadio Berta di Firenze, agli edifici per le Olimpiadi di Roma del 1960, sino alle ultime grandi realizzazioni internazionali, come il progetto per il Kuwait Sports Centre.
Si tratta di elaborazioni grafiche tridimensionali e modelli costruttivi, realizzati dal La-Mo e dal LaMoViDA dell’Università di Bologna, arricchiscono una sezione dedicata ai progetti per gli stadi in Italia e all’estero.
A Marsala, invece, gli hangar Nervi (un’altra delle sue specialità) sono abbandonati e non si è mai pensato di valorizzarli. Solo una volta per la la terza edizione dell‘Ephemeral Arts Connection, il workshop internazionale di arti contemporanee, gli hangar hanno preso vita, con installazioni e spettacoli.
Poi il nulla, e un progetto sfumato nell’immobilità della politica marsalese. Con tanti sforzi era stata stipulata una convenzione con il Ministero della Difesa per recuperare quel bene.

L’area degli hangar Nervi poteva essere acquisita dal Comune di Marsala a costo zero, se si fosse impegnato a cambiare la destinazione d’uso dell’area dell’ex deposito munizioni, sempre dell’Areonatuica, alla Circonvallazione di Marsala. Il 24 Febbraio 2013 però il protocollo è andato in scadenza, ad un anno esatto dalla firma tra l’ex sindaco Renzo Carini e il sottosegretario di Stato alla difesa, Milone. Mentre l’area di via Dante Alighieri sarebbe rimasta a disposizione della Difesa, ma con una nuova destinazione urbanistica di competenza del Comune, l’ex idroscalo militare di contrada Giunchi, invece, diventava oggetto della cessione gratuita allo stesso Comune e della progettualità elaborata dall’Amministrazione.
In particolare, nell’ex idroscalo militare – una superficie di circa 82 mila mq., palazzine e “Capannoni Nervi” inclusi – era intenzione del Comune di Marsala realizzare una cittadella degli sport acquatici, un polo didattico, un’area uffici/servizi, nonché un parcheggio. Mentre nell’area della Circonvallazione dovevano realizzarsi un parco ipogeo ed un’area commerciale.
Poi arrivata Giulia Adamo ad amministrare la città, quella convenzione non è stata più portata avanti, di fatto, mandando in fumo il lavoro degli anni passati.
Nei giorni precedenti la scadenza della convenzione, al Comune qualcuno, tra consiglio e piani alti degli uffici, avrebbe cercato di lavorare per chiedere al Ministero della Difesa una proroga di un anno, al 2014, della scadenza dell’accordo, per portare il Sindaco Adamo a più miti consigli, ed evitare questa cattiva figura con l’Esercito (che aveva scelto Marsala come comune capofila per varare questo tipo di accordi). Non c’è stato pero nulla da fare: il Sindaco Adamo non era interessata, punto. Lo Stato Maggiore della Difesa parlò di una “grande amarezza per il tanto lavoro sprecato”.


In sicilia sono diverse le opere progettate da Nervi.
 Ne fa un piccolo riassunto l’architetto Danilo Maniscalco.


Sono di tale arco temporale e dunque della decade che va dal 1935 alla liberazione, i progetti delle Aviorimesse gemelle per idrovolanti di Marsala (esistenti) e quella di Trapani (demolita negli anni ’70), dello Stadio a vocazione paesaggistica (esistente) e piscina (non realizzata) di Taormina, dell’hangar Pantesco (esistente), di una sezione d’ingresso e due capannoni ai Cantieri Navali di Palermo (esistenti), delle cisterne interrate realizzate a Trapani, Siracusa, Augusta e, in dodici esemplari, alle falde del Montepellegrino a Palermo, dove, insieme ai relativi cunicoli di collegamento, creano un sistema che, nonostante una funzione specifica che ne negasse la vivibilità, determina dei percorsi e delle spazialità interne assolutamente uniche e incredibilmente affascinanti.

In campagna elettorale il sindaco Alberto Di Girolamo parlò di riprendere in mano il dossier dei capannoni Nervi di Marsala con l’intenzione di farne un campus dedicato ai giovani e alle scuole.

Oggi i capannoni Nervi sono abbandonati, ma rappresentano una testimonianza del genio di Nervi sul territorio. Un genio apprezzato in tutto il mondo, ma Marsala è diversa.

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Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".