Il monumentino ai Mille si inaugura l’11 maggio. Ma doveva essere pronto l’anno scorso

Il monumentino ai Mille si inaugura l’11 maggio. Ma doveva essere pronto l’anno scorso

2020-04-24T06:53:20+02:00 9th Aprile, 2016|inchieste|

Menomale che doveva essere pronto entro il 31 dicembre scorso. Il Monumento ai Mille, o meglio, il suo surrogato, invece è ancora da completare. E’ la struttura che dovrebbe ricordare lo sbarco dei Mille a Marsala, e che per 30 anni è stata solo un’incompiuta.
Ora il Monumentino ai Mille – come ha comunicato ieri il Comune – ufficialmente inaugurato l’11 maggio, data dello sbarco di Garibaldi.
Il Comune di Marsala quest’estate ha ottenuto circa 233 mila euro di fondi arrivati in provincia come ristoro per i danni causati al territorio dalla chiusura dell’aeroporto di Birgi per le operazioni militari in Libia nel 2011. Soldi che in fretta e furia, sia perchè l’amministrazione si era insediata da poco sia perché non aveva altre idee, si è deciso di usarli nel completamento del Monumento ai Mille per farci un info point. I soldi, smistati dall’ex Provincia di Trapani, dovevano essere usati entro il 31 dicembre, altrimenti andavano persi. Ed entro il 31 dicembre dovevano completarsi i lavori. Invece non solo i lavori non sono terminati entro il 31 dicembre, ma continuano ancora. L’amministrazione li chiama opere di definizione. A gennaio avevamo sentito l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi che ci disse che era tutto finito e che si doveva solo pulire. Invece le cose sono andate a rilento. Ma il sindaco garantisce che per l’11 maggio tutto sarà pronto.

“Marsala avrà ufficialmente il “Monumento ai Mille”. Centocinquantaseianni dopo lo sbarco dell’eroe dei due mondi e dei garibaldini nella nostra Città e a 30 anni di distanza dalla posa della prima pietra, vi sarà un Monumento che li ricorda. I lavori, infatti, sono stati completati e si sta procedendo con le opere di definizione della struttura. Negli ultimi giorni è stata effettuata la pulitura e diserbatura dello spazio circostante. Entro la fine del mese verranno anche posizionati gli arredi e – come detto – l’11 maggio si procederà alla inaugurazione del Monumento”, sono le parole del sindaco Di Girolamo.

In realtà non sarà un monumento vero e proprio, si è usato lo scheletro di quello che era stato cominciato 30 anni fa, e poi abbandonato perchè abusivo, per farci una struttura chiusa e una terrazza sul mare. Di commemorativo all’11 maggio ci sono solo i due pannelli con i nomi dei garibaldini.
Dentro ci sarà un info point.
“Nel momento in cui abbiamo preso la decisione di destinare i 233 mila euro che lo Stato ci ha dato per i disagi della guerra in Libia, alla definizione del Monumento ai Mille abbiamo anche stabilito che la struttura servisse anche per accogliere i turisti e dare loro le informazioni adeguate per una corretta e ottimale permanenza della nostra Città. Ecco perché la struttura sarà adibito a Info Point turistico”.
In realtà non è stato deciso dal sindaco Di Girolamo. La destinazione della struttura ad info point era già in programma nel progetto originale che vinse il concorso di idee all’epoca dell’amministrazione Carini.
Il Monumento ai Mille di Marsala è stato progettato negli anni 60 dall’archiettetto Emanuele Mongiovì. Una struttura che doveva ricordare le due imbarcazioni usate dai Mille, il Piemonte e il Lombardo, uniti in un unica prua, con vele alte 47 metri visibili da Favignana. Ritardi, soldi spariti, poi ritrovati, fecero slittare l’inizio dei lavori agli anni ‘80. I fantastici e socialisti anni 80, quando si procedeva a stati di avanzamento, quando i soldi non erano un problema. Era il 1986 quando Bettino Craxi arrivò in città per la posa della prima pietra. La sua frase rimane marchiata nella storia, davanti a migliaia di persone, con fazzoletti e garofani rossi, garibaldini e socialisti: “speriamo che non resti un’incompiuta”. Ha portato sfiga quella frase, perchè l’11 maggio 1989 il genio civile di Trapani, a lavori in corso, dichiara l’opera abusiva. Da allora resta incompleta. Poi arriva il 150’ anniversario dello sbarco. Marsala non può non presentarsi all’appuntamento senza un monumento al suo eroe. Nel 2007 viene fatto un concorso di idee per completare l’opera, seguendo le indicazioni della regione: si può portare a termine, ma senza aggiungere altro volume all’esistente. Vince il progetto Mille Luci dell’architetto Ottavio Abramo, di Catania. Il sindaco Renzo Carini non sta nella pelle: “finalmente si completa il monumento ai Mille”. Ma mancano i soldi, perchè il progetto di Abramo costerebbe 4 milioni di euro. Allora si rimodula. Il Comune stanzia 800 mila euro per il primo lotto funzionale del progetto: risistemare il tutto, mettere dei pannelli con i nomi dei Mille, mettere gli infissi, un infopoint con una terrazza cocktail. I lavori, oggi, sono quasi completati, dopo 6 anni e diversi ricorsi e controversie tra Comune e ditte. E il secondo lotto? E’ quello che avrebbe dovuto rendere la piazza del “salato” fruibile, che avrebbe completato, davvero, il Monumento ai Mille. Ci voleva un altro milione di euro che Carini chiese al Governo. Soldi che non sono mai arrivati. Per questo parliamo di surrogato del Monumento ai Mille.
L’inaugurazione avverrà nell’ambito delle Manifestazioni Garibaldine che si svolgeranno in Città dal 7 al 15 maggio prossimo e nel corso delle quali è prevista anche l’inaugurazione di Palazzo Grignani. Il programma definitivo e completo, fanno sapere dal Comune, verrà comunque presentato nei prossimi giorni.

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Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".