Petrosino, gli assistenti alla comunicazione e i titoli non idonei. La storia / 2

Petrosino, gli assistenti alla comunicazione e i titoli non idonei. La storia / 2

2020-04-20T09:18:45+02:00 21st Novembre, 2018|inchieste|

 Abbiamo raccontato ieri la prima parte di questa nostra inchiesta la strana situazione scoperta dal Comune di Petrosino, dove, secondo gli uffici comunali, per anni la cooperativa che ha assicurato il servizio, “Azione sociale”, ha utilizzato personale non idoneo, senza titoli o con titoli non adeguati per il delicato servizio svolto. Il Comune ha scoperto tutto ciò quando il Sindaco Gaspare Giacalone ha rimosso il vice sindaco e assessore alle politiche sociali Marcella Pellegrino, e ha scritto una lettera di contestazione alla cooperativa, dopo aver avviato delle verifiche. 

Sulla vicenda proprio l’ex assessore Marcella Pellegrino dice di non voler rilasciare alcuna dichiarazione, prima però si sfoga: “Perché il Sindaco Gaspare Giacalone ha avuto adesso il pallino di verifica dei titoli delle operatrici? Non mi ha mai dato alcuna indicazione, quando ero assessore. E ogni anno, ricordo, ad inizio di anno scolastico si presentava nelle scuole a stringere la mano alle operatrici e a fare la sua passerella… Non mi ha mai chiesto nulla, ripeto. E non apparteneva al mio ruolo di assessore fare delle verifiche autonomamente, anche perchè mica la cooperativa è mia…”. 

Aggiunge ancora: “Darò tutte le spiegazioni nelle sedi opportune, per il resto non parlo”.

Ma il Sindaco di Petrosino rincara la dose: “Ancora oggi succedono cose molto strane. Si prova ad intralciare pesantemente l’attività amministrativa e l’erogazione di servizi importanti per la collettività. Ingerenze e fortissime pressioni sulle famiglie per rinunciare ai servizi. Inviti a presentare domande per servizi inesistenti e scadenze inventate. Peggio: cooperative indotte a non accettare incarichi dal Comune di Petrosino senza dare poi alcuna motivazione plausibile. Una potenza persuasiva che in terra di Sicilia non si esercita semplicemente perché si è simpatici. Sono mesi che subiamo attacchi continui, falsità, insulti e calunnie”.

La cooperativa Azione Sociale replica alle contestazioni del Comune parlando di una “errata valutazione”, che arreca danno agli alunni “assistiti sempre con continuità, diligenza e professionalità”.

“Il nostro servizio – spiegano ancora dalla Cooperativa – è stato avviato nel Comune di Petrosino nel mese di Marzo 2015 e non è mai pervenuta a questa Cooperativa alcuna lamentela sul servizio prestato nè dalla scuola ma soprattutto dalle famiglie degli alunni assistiti, tantomeno dagli uffici comunali preposti al controllo e al monitoraggio di questo servizio”. Insomma, siccome nessuno si lamenta, anche se, secondo il Comune, non ci sono titoli idonei, va bene uguale. Circa i titoli, poi, la cooperativa insiste sulla confusione normativa in merito al profilo professionale e al percorso formativo dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione. E pertanto, dicono, anche gli operatori con qualifiche di tecnico o interprete Lis possono essere chiamati esperti della comunicazione. E assistere bambini con gravissime disabilità? E’ possibile?

Il Comune di Petrosino controreplica alla cooperativa: dall’esame dei curriculum, emergono delle mancanze rispetto a quanto previsto dal capitolato, circa le competenze professionali e le esperienze. Una ragazzina, ad esempio, ha cambiato in tre anni ben quattro operatori: tre senza nessuna esperienza, ed una quarta con l’esperienza di un solo anno. Un altro ragazzino, che soffre di ritardo mentale, cardiopatia, epilessia, è stato affiancato da un operatore senza titolo idoneo, ma con il classico diploma Lis, che non c’entra nulla con i problemi dei ragazzi in questione. Eppure nel capitolato il Comune era chiaro. Gli operatori dovevano essere di “esperienza adeguata” e “alta professionalità”. Ecco cosa contesta il Comune: “Non si può consentire che soggetti con disabilità anche grave vengano assistiti da soggetti con non abbiano una preparazione professionalmente elevata ed adeguata al caso concreto”.

C’è anche una beffa: perché nel 2017 l’Assessore Regionale per l’Istruzione, in Sicilia, ha definito, come abbiamo ricordato, il profilo dell’Assistente all’Autonomia e alla Comunicazione. E quindi già nell’anno scolastico scorso, il 2017/2018, tutte le operatrici in servizio avrebbero dovuto acquisire l’attestato alla luce della nuova disciplina regionale (come tra l’altro era previsto nel bando di gara del comune, e nel capitolato sottoscritto dalla cooperativa).

Tutto ciò è normale? La domanda è importante. La cooperativa Azione Sociale, come si vede anche nel suo sito, è una delle più grosse realtà nel campo dei servizi di assistenza.

E si occupa dei bambini disabili anche per conto del Comune di Erice, ad esempio, e della provincia di Trapani. Provincia e Comuni hanno mai fatto i controlli che sono stati fatti a Petrosino? Il dubbio viene. Un’operatrice tra quelle “pizzicate” dal Comune di Petrosino, G.S., adesso … fa lo stesso servizio all’Istituto per Geometri, dove la cooperativa Azione sociale garantisce l’assistenza alla Comunicazione per conto della ex provincia. Se, secondo il Comune, non ha i titoli, come fa a continuare il suo lavoro?

E più un generale, cosa accade per tutte le altre cooperative che gestiscono il business dell’assistenza? “A Marsala gli assistenti alla comunicazione nelle scuole sono tutti titolati – assicura l’assessore alle politiche sociali del comune Clara Ruggieri – perché periodicamente facciamo dei controlli, e tempo fa abbiamo chiesto ad una cooperativa di sostituire il personale non idoneo”. Il Comune di Marsala, sul fronte della selezione degli assistenti alla comunicazione, utilizza un metodo singolare: “Noi diamo un voucher alle famiglie che ne fanno richiesta, e poi sono loro a scegliere a chi affidarsi”.

E a Petrosino, come è finita? Il Comune non ha prorogato il contratto alla cooperativa Azione Sociale, che in questi tre anni è costato 190.000 euro E’ stata fatta una selezione per garantire la continuità dell’assistenza, con un bando vinto da un’altra cooperativa, che si è aggiudicata il servizio per tre mesi per 25.000 euro.

Infine, la redazione di Tp24.it ha chiesto alla Cooperativa Azione Sociale, ulteriori chiarimenti sulle contestazioni mosse dal Comune, con una mail certificata al rappresentante legale, Luigi Baratta. Ecco cosa abbiamo chiesto, mercoledì 14 Novembre, dopo aver provato a chiamare invano la sede della cooperativa:

…Una bambina affetta da disabilità gravissima è stata assisistita da un’operatrice con l’attestato Lis. La legge lo consente? O non bisognerebbe avere altri titoli specifici?

Ancora, la vostra cooperativa in quanti comuni della provincia di Trapani lavora? Negli altri Comuni sono state avviate verifiche come quelle che sono state fatte a Petrosino?

Avete preso atto, in generale, delle contestazioni del Comune di Petrosino? E qual è la vostra posizione?

Non abbiamo ricevuto risposta. 

About the Author:

Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".