Pensare e progettare la Fase 2

Pensare e progettare la Fase 2

2020-05-05T11:10:49+02:00 4th Maggio, 2020|diario|

 Incredibile. Che evento. Non crederete ai vostri occhi. Amazing!
E ancora: terrificante! Roba mai vista. Inedito!

Quante volte, in questi ultimi anni, abbiamo utilizzato queste espressioni, soprattutto noi che lavoriamo nel mondo della comunicazione? Abbiamo trasformato tutto in un evento imperdibile, per creare attenzione, ed avere click, per essere visti, letti, condivisi. Visti, letti, condivisi.

Poi la storia ti prende di spalle, come sempre. E abbiamo vissuto un 2020 per il quale abbiamo esaurito gli aggettivi: è stato eccezionale, fuori dal comune, orribile, tremendo, chi l’avrebbe mai detto, cose da pazzi, la fine del mondo.

Ecco. Sono stati mesi eccezionali per davvero, quelli di marzo e aprile. E adesso, che si apre una nuova fase, una fase due, o uno e mezzo, parliamo un attimo di noi, di Tp24 e di Rmc 101. Di quello che abbiamo fatto, quello che siamo, quello che verrà.

Siamo stati impegnati in questi due mesi in uno sforzo senza precedenti. La nostra redazione ha cercato di fornire, ora per ora, giorno per giorno, un’ informazione puntuale sull’emergenza, verificando i fatti, raccontandoli con professionalità in radio e sul web. Il nostro appuntamento quotidiano, alle 13, con il Volatore, in radio, è diventato uno spazio in cui, giorno per giorno, una comunità si vede e si racconta. I nostri programmi radiofonici hanno saputo unire intrattenimento e informazione, senza toni da fine del mondo, e senza superficialità.

Sapevamo che su di noi c’era la fiducia e l’attenzione di molte persone e infatti, secondo i dati trasparenti di Google Analitycs (siamo gli unici a pubblicarli …) abbiamo avuto in appena 60 giorni quasi 2 milioni di lettori e 12,3 milioni di pagine viste. Così come un altro indice, Alexa di Amazon, ci pone al 130° posto in Italia e tra i primi siti di informazione in Sicilia. 

In tutto ciò, abbiamo continuato a fare inchieste, a denunciare i disservizi, a tenere alta la voce dei cittadini. Insomma non abbiamo rinunciato agli aspetti che più contraddistinguono la nostra testata, solo perchè c’era l’emergenza. Vi abbiamo raccontato delle cose singolari che accadono intorno al latitante mafioso Matteo Messina Denaro (noi non ci scordiamo di lui …), di come ad un pregiudicato siano concessi i domiciliari nel suo quartiere nonostante la rapina efferata che ha commesso, abbiamo fatto chiarezza su ciò che accade intorno all’ospedale di Marsala come allo Stagnone. Insomma, per noi il coronavirus non è un alibi per non parlare di altro. 

Oggi, che comincia la fase 2, è giusto fare un punto con voi, amici lettori su quello che accade. Rmc 101 srl è una società solida, che non ha fatto mai il passo più lungo della gamba. Forse è anche per questo che l’impatto con la crisi dovuta al blocco delle attività economiche non ci ha travolto. Siamo in difficoltà, come quasi tutte le aziende in questo periodo. Anzi, siamo in forte difficoltà, perché quello dell’editoria è uno dei settori più fragili. Ma non ci lamentiamo, perchè pensiamo a chi sta peggio, perché andiamo avanti a testa alta. Non abbiamo paura. 

Abbiamo dovuto fare dei tagli dolorosi, per continuare a fornire un’informazione di qualità senza compromessi al ribasso sia in radio che su Tp24. Così, dal 1° Maggio, non vedete più sul canale 612 del digitale terrestre la nostra televisione. Era un lusso che non potevamo permetterci. Da impedimento traiamo giovamento, come dicono i saggi dalle nostre parti. E allora ne abbiamo approfittato per potenziare i nostri contenuti video, fruibili su Tp24 e su Rmc101.tv come sui seguitissimi canali social. Avete notato che i nostri contributi video sono migliorati notevolmente, per qualità tecnica e contenuto.

E allora vi devo parlare del giornale che verrà, della nostra fase 2.
Perchè non si vive solo di coronavirus.
Questo giornale è unico nel suo genere, e io ne vado orgoglioso, perchè mette insieme, in equilibrio, tante cose.
Innanzitutto, le notizie utili per la comunità della Sicilia occidentale, e le “commodities”, la cronaca, le cose un po’ curiose, che, si, non me ne vergogno, sono molto spesso gli articoli più letti. Ma c’è chi fa solo quello. Noi facciamo altro.

Poi c’è la seconda nostra specialità:  le inchieste, i retroscena della politica, le cose dette senza peli sulla lingua. Se ci leggete, sapete che siamo così. E avrete visto che di fronte ad un sopruso, ad un diritto negato, ad una furberia, anche di piccoli potenti, del Pd come di centrodestra o grillini, noi non ci voltiamo dall’altra parte. In questi giorni abbiamo pubblicato tante inchieste, altre ne seguiranno.

Infine c’è la nostra terza caratteristica: le storie, gli approfondimenti, il  “long form”. Quegli articoli per cui ormai in tanti dicono: troppo lungo. E passano oltre. Noi invece crediamo che che per spiegare bene le cose, a volte, ci vuole spazio, tempo, calma. Ormai abbiamo collaborazioni importanti, che ci permettono, ogni giorno, di avere uno sguardo sulla realtà diverso. Non solo, anche il racconto in video di ciò che accade è diverso dagli altri: non si fanno riprese o interviste mordi e fuggi, magari in cerca di una sponsorizzazione, ma si cerca un racconto delle cose che abbia uno stile e un senso. Avete visto ad esempio il racconto dei bar e dei ristoranti vuoti? 

A proposito: molti tra i nostri inserzionisti in questi due mesi hanno disdetto i contratti. Tanti altri, e ciò ci ha reso orgogliosi, hanno deciso di restare al nostro fianco. O meglio: non hanno voluto che li abbandonassimo. Altri riprenderanno.

Non sappiamo il futuro che ci aspetta.  Ma sappiamo di essere una grande squadra, di avere lettori e ascoltatori molti affezionati, di poter contare su una vasta rete di colleghi e amici in tutta Italia che con l’Anso, l’Associazione Nazionale della Stampa Online, sta mettendo in campo tutta una serie di iniziative di solidarietà, e non solo.

Grazie anche ai tanti che ci hanno fatto delle donazioni, e che hanno aderito alla nostra campagna di raccolta fondi. Come nel nostro stile, non l’abbiamo strombazzata, ma le risposte sono state tante e generose. 

Continuiamo adesso ad andare avanti, con impegno maggiore, sperando che l’emergenza sanitaria presto diventi un ricordo. Vi promettiamo ancora più impegno nel racconto della mafia, e delle contraddizioni dell’antimafia, nelle inchieste su piccoli e grandi poteri del territorio. Marsala presto andrà al voto. E ritorneremo a parlare di progetti per la città tramite la nostra piattaforma Marsala in Comune, con la speranza di un reale cambiamento, come auspicato su queste pagine da autorevoli osservatori.

“Erano i giorni migliori, erano i giorni peggiori, era un’epoca di saggezza, era un’epoca di follia, era tempo di fede, era tempo di incredulità, era una stagione di luce, era una stagione buia, era la primavera della speranza, era l’inverno della disperazione, ogni futuro era di fronte a noi …”

About the Author:

Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".