di Andrea Federica De Cesco, 7 – Sette Corriere della Sera, 30 aprile 2021
È dal 1993 che non si hanno più notizie certe di Matteo Messina Denaro, nato 59 anni fa a Castelvetrano. Un anno fa Matteo Caccia, autore e conduttore di podcast e programmi radiofonici, e Luca S. Micheli, regista, music producer e sound designer, sono andati nella Sicilia occidentale per ricostruire la storia del boss di Cosa Nostra. Lo hanno fatto con la guida del giornalista Giacomo Di Girolamo, che quasi ogni giorno da diversi anni si rivolge al superlatitante in “Dove sei Matteo?”, rubrica del programma radiofonico Il Volatore, su RMC 101 (la radio più ascoltata in provincia di Trapani). E su Messina Denaro Di Girolamo ha anche scritto un libro, L’invisibile (edito da Il Saggiatore).
Da questo viaggio è nata una serie audio in dieci parti prodotta da Mismaonda per Audible, L’isola di Matteo. Il podcast non è solo un reportage dai luoghi dove il pupillo di Totò Riina seminò morte e terrore (a 14 anni imparò a sparare, a 18 commise il primo di circa cinquanta omicidi). È anche il racconto della vita del giornalista, direttore del portale www.tp24.it e di RMC 101: Di Girolamo da anni si occupa di criminalità organizzata e corruzione. Ha ricevuto e continua a ricevere querele e minacce di morte, ma non si scompone. Anzi, ci scherza sopra.
È lui a raccontarti le contraddizioni dell’isola dov’è nato e dove ha scelto di abitare e lavorare. Ed è sempre lui a spiegarci come funziona la mafia, con la precisione e la profondità di chi la studia da sempre e ha imparato a conviverci.