Continua il nostro viaggio dentro la mafia a Campobello di Mazara e i suoi rapporti con la politica. Ieri abbiamo visto all’opera Mario Tripoli, fratello della consigliera comunale di Campobello, Maria Tripoli, mentre faceva dei danneggiamenti per conto del sodalizio mafioso.
I danneggiamenti erano solo una parte dell’attività criminale intrapresa dal gruppo di fuoco Dell’Aquila-Tripoli che rispondevano agli ordini del boss Raffaele detto “Cinuzzu” Urso.
Nell’aprile 2017 l’imprenditore castelvetrano Lorenzo Rizzuto si reca presso gli uffici dell’arma dei Carbinieri di Castelvetrano per sporgere denuncia: racconta che qualcuno gli hadepositato un mazzo di fiori innanzi il cancello della sua azienda in C.da Magaggiari, Castelvetrano.
Gli inquirenti arrivano agli autori dell’atto intimidatorio tramite l’attività di intercettazione disposta nell’auto KIA di tale Monica Titone che intratteneva frequenti contatti con Urso e Dell’Aquila.
I pubblici ministeri ritengono che gli autori materiali di quell’intimidazione sono Mario Tripoli e Dell’Aquila Filippo “al momento dell’atto intimidatorio, si può ritenere con certezza che a bordo dell’auto in occasione dell’atto minaccioso posto in essere con il deposito dei fiori presso l’azienda del RIZZUTO vi erano DELL’AQUILA e TRIPOLI Mario. In tal senso di estrema importanza, risultava la conversazione, registrata il 05.05.2017 alle ore 00:08:50, poco dopo la realizzazione dell’atto intimidatorio in danno dell’imprenditore RIZZUTO Lorenzo, a bordo della FIAT Panda nella quale DELL’AQUILA e TRIPOLI commentavano la persistenza di un forte odore nella macchina della TITONE poco prima utilizzata, dicendo testualmente: “minchia quell’odore che c’era dentro quella macchina mi ha ammazzato”.