La libertà di stampa, due piccolissimi esempi

La libertà di stampa, due piccolissimi esempi

2019-05-04T08:21:29+02:00 4th Maggio, 2019|diario|

Ieri si è celebrata la Giornata Mondiale sulla libertà di stampa. Come ogni anno, ho dovuto fare un sacco di interventi e di interviste sul solito tema: le querele temerarie, le minacce, la libertà di fare informazione in Sicilia.

Ma ieri è successo un episodio, piccolo, indicativo, su quello che ci tocca subire ogni giorno per cercare di fare bene il nostro mestiere. C’era a Marsala la conferenza stampa organizzata dal Comune per annunciare il programma delle “Manifestazioni garibaldine”. Si tratta di un insieme di eventi che si tengono ogni anno in occasione dell’anniversario dello sbarco di Garibaldi. Nulla di trascendentale, anzi. La sfilata in abiti d’epoca, la regata, e l’immancabile street food. Noi di TP24 – Il territorio in diretta abbiamo chiesto al Sindaco di Marsala quanto sono costati gli eventi. E il Sindaco si è seccato: perché dice che noi siamo quelli che cerchiamo sempre il pelo nell’uovo, che lui pensa solo a portare turisti e a lavorare per la città, e che non lo sa e non gli interessa quanto siano costati questi eventi. Proprio così.

Ecco, quando si parla di libertà di informazione, bisogna pensare alle minacce, alla querele intimidatorie, a tutto quello che vogliamo, ma anche allo stillicidio di dover subire ogni giorno questo tipo di risposte seccate da politici e rappresentanti delle istituzioni, per questo vizio antico che abbiamo di fare domande (come mi disse una volta un assessore: “Io non mi faccio intervistare da voi, perché fate domande…) e di capire. Tra l’altro nel suo essere sgarbato, il Sindaco di Marsala ci propina anche un’affascinante teoria, in base al quale ci sono orde di turisti che, il 3 Maggio 2019, sono in attesa di conoscere il programma delle manifestazioni garibaldine che si terranno la settimana successiva per pianificare la loro vacanza a Marsala. D’altronde, chi l’ha vista mai una regata, o una sfilata d’abiti d’epoca, o addirittura i panini con le panelle!

Ci aggiungo un altro dato, una fesseria. Ma indicativa. Sempre Marsala. Il governo ha concesso il vitalizio per meriti artistici ad un nostro valido concittadino, Giorgio Magnato, attore e regista di gran pregio. Il Comune di Marsala ha presentato l’istanza al governo Conte, che ha valutato positivamente il dossier. Nel comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale che annuncia il beneficio si legge il classico errore di analisi logica – strutturale tipico delle dichiarazioni del nostro Sindaco: L’’istanza per la concessione del vitalizio è stata deliberata dal Consiglio dei Ministri”. Ecco, una brava maestra di scuola elementare spiegherebbe al nostro Sindaco, o a chi gli scrive le dichiarazioni, che è la concessione del vitalizio ad essere deliberata, mica l’istanza. Detto e scritto così sembra che il governo abbia fatto la domanda, invece l’ha accolta. Cosa c’entra, mi direte? E’ anche questo trovare il pelo nell’uovo. No. Perché l’italiano ha a che fare con il ragionamento, lo dico sempre, non è solo questione di forma. Se la città è amministrata male, è perché chi ci governa parla male.

Ed è più grave ancora che queste forme infelici che abbrutiscono la lingua, vengono pronunciate, e poi copiate e incollate da decine di siti e situcoli, giornali e giornalini, senza porsi nessuna domanda su cosa cacchio stiamo copincollando. Fate la prova. Vedrete che questa frase l’hanno riportata tutti. E’ anche in questo modo che si mortifica (si auto mortifica) la libertà di stampa.

About the Author:

Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".