Il contagio sono io

Il contagio sono io

2020-04-19T13:46:42+02:00 11th Marzo, 2020|diario|

Ieri, dopo che Tp24 ha dato la notizia del primo contagiato da coronavirus a Marsala, è partito in città un balletto ignobile di voci. Noi c’eravamo limitati all’essenziale: c’è un contagiato a Marsala. Non potevamo non scriverlo: era un dovere per la nostra comunità, soprattutto per capire che la tempesta ci riguarda da vicino, che non è più tempo di fare gli splendidi o gli eroi, ma di attuare tutte le poche semplici regole che ormai sappiamo a memoria ma che facciamo finta valgano solo per gli altri.

Noi ci siamo limitati all’essenziale. Altri hanno cominciato ad aggiungere i particolari. Su WhatsApp (un giorno verrà, lo senso, un virus che si contagia con il cellulare in mano, sarà davvero una strage …) hanno cominciato a girare identikit, appelli, storie, pure la foto del nostro concittadino, dei suoi colleghi, dei familiari. Sono partiti insulti nei suoi confronti, latrati da fine del mondo, e appelli: chi è stato con questa persona si metta in quarantena! Si allontani da Marsala! 

Ad un certo punto qualcuno avrà pensato di fare un picchetto a casa del nostro concittadino (sempre con le dovute precauzioni, però…). 

Ma non lo capite che non è più il momento di isolare chi sta male ma di autoisolarci? Non avete davvero capito che dobbiamo metterci tutti in quarantena? Il mondo, e Marsala nel mondo, si divide ormai in due categorie: chi ha il coronavirus, chi rischia di averlo. Non ci sono altre categorie. Quindi: o siamo stati già contagiati (vi ricordo che si può essere portatori sani del virus e non presentare sintomi per la quale …) e quindi siamo un pericolo per gli altri, e dobbiamo metterci quarantena. O non siamo stati ancora contagiati, e per non essere un pericolo per noi e per gli altri dobbiamo metterci in quarantena. Ripeto: siamo tutti quarantena.

Non dobbiamo cominciare la caccia all’untore, dobbiamo ragionare come se fossimo tutti untori. 

Non devo pensare a chi è contagiato e chi no. Devo pensare che da adesso, in questa città,  il contagio sono io. 

Io, devo isolarmi il più possibile. Io, devo limitare i miei spostamenti. Io sono l’infetto. Non l’altro. Io.

Guardiamoci allo specchio, diciamocelo ad alta voce, senza paura: il contagio sono io. 

About the Author:

Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".