I latitanti più pericolosi in Italia/2. Motisi, boss di Palermo e il camorrista Di Lauro

I latitanti più pericolosi in Italia/2. Motisi, boss di Palermo e il camorrista Di Lauro

2020-04-19T22:43:25+02:00 31st Dicembre, 2018|inchieste|

 Sono quattro i super latitanti catalogati “di massima pericolosità” in Italia. Due boss mafiosi, un camorrista, e un criminale specializzato nei sequestri. Latitanti che hanno fatto perdere le proprie tracce e su cui da anni si concentrano le indagini del Gruppo Integrato Interforze Ricerca Latitanti.
Uno lo conosciamo benissimo, è Matteo Messina Denaro, superlatitante di Cosa nostra, boss di Castelvetrano, invisibile dal 1993. Poi c’è il palermitano Giovanni Motisi, boss ricercato dal 1998, Marco Di Lauro, camorrista ricercato dal 2005, Attilio Cubeddu, dell’Anonima sequestri, ricercato dal 1997. Tutti questi latitanti sono ricercati non solo in Italia, ma anche in campo internazionale. Le loro fotosegnaletiche sono appese in ogni Questura, ma girano anche tra le forze dell’ordine estere. Ieri abbiamo conosciuto i profili di Messina Denaro e Cubeddu. Chi sono gli altri due?

GIOVANNI MOTISI
Lo chiamano “U pacchiuni”. E’ uno dei tre superlatitanti più ricercati in Italia. Il suo nome è Giovanni Motisi, boss di Palermo, che si trova nel podio dei super latitanti assieme a Matteo Messina Denaro e il camorrista Marco Di Lauro.

Motisi è ricercato dal 1998 per omicidio, dal 2001 per associazione mafiosa, dal 2002 per strage. Dal 1999 la sua foto gira anche oltre l’Italia perchè ricercato in campo internazionale. Ha un ergastolo da scontare per l’omicidio del commissario Beppe Montana, ucciso nel 1985. U pacchiuni, che tradotto significa “il ciccione” venne considerato vicino soprattutto a Bernardo Provenzano. L’ultima volta è stato visto nel 1999 alla festa di compleanno della figlia. Poi è scomparso, infatti c’è chi sospetta che Motisi possa essere morto. Altre ipotesi danno Motisi nascosto in Francia.

MARCO DI LAURO
E’ l’ultimo boss di Scampia. Giovane figlio d’arte, classe 1980 Marco Di Lauro è ricercato a livello internazionale dal 2006 ed è ritenuto dagli inquirenti primo referente dell’omonimo clan con i potenti cartelli della droga sud americani.

E’ nella lista dei latitanti più pericolosi d’Italia. Marco Di Lauro è figlio del re della droga Paolo Di Lauro, alias “Ciruzzo o ‘milionario”. Nel 2004 scatta un mandato di cattura per il giovane rampollo della dinastia camorristica. Passerà alla storia come la notte delle manette, un maxi blitz al quale però Di Lauro riuscì a farla franca.
Secondo una delle ultime notizie sarebbe nascosto a Secondigliano e starebbe ricompattando i ranghi del clan pronto a sferrare un’offensiva decisiva ai sempre più divisi scissionisti. Un’ipotesi trapelata da ambienti investigativi e supportata da Radio Mala che avrebbe da tempo segnalato la presenza della primula rossa della camorra in quella che una volta era la storica roccaforte del padre Paolo.

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Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".