L’idiota della domenica mattina, mi scrive appena sveglio un originale pensiero: tutti questi migranti, se vi fanno così pena, perché non li ospitate a casa vostra? Così fate un opera di bene e non gravate sulle tasche dello stato.
Già.
Perché in ospedale i medici ai parenti dei malati dicono così: ci tenete tanto alla salute, perché non li curate a casa vostra? Così fate un opera di bene e non gravate sulle tasche dello stato.
A scuola i prof dicono ai genitori dei ragazzi così: ma perché li mandate a scuola? Volete essere istruiti a spese dello Stato? Studiate a casa vostra, se ci tenete tanto, senza gravare sulle casse dello Stato.
Anche nelle biblioteche comunali dovrebbero fare così: ci tieni tanto a leggere? Vatti a comprare i libri e ti fai una biblioteca a casa tua, senza gravare sulle casse dello Stato.
O uno dovrebbe dire a Di Maio o Salvini: ti piace tanto fare il Ministro? Perché non lo fai a casa tua? Così fai un’opera di bene e non gravi sulle tasche dello Stato.
La serie potrebbe continuare….
P.S.: So che dietro l’angolo c’è l’amico dell’idiota che scriverà “prima gli italiani”. Io, da quello che leggo e sento, penso invece che dobbiamo fare tutti una campagna per “prima l’italiano”, non solo nel senso della lingua, della grammatica, della costruzione delle frasi, ma anche, della logica, del pensiero. La lingua ha a che fare con il pensiero. Chi parla male, pensa male.
P.P.S.: “L’italiano non è l’italiano. E’ il ragionare”. Leonardo Sciascia