I libri che scriviamo non ci appartengono. Amos Oz diceva che in realtà si scrivono tre libri: uno è quello che viene pubblicato, l’altro è quello che viene letto, e poi c’è il terzo libro, il più segreto, ed è il libro ideale, quello che l’autore avrebbe scritto al massimo delle sue capacità. Di quest’ultimo libro, purtroppo, aggiungeva Oz, l’autore è anche l’unico lettore (e ne custodisce i rimpianti…).
C’è poi il libro che diventa altro. Viene letto, viene fatto proprio, viene discusso, contestato, vissuto. Diventa insomma un’altra cosa.
Questa sorte è capitata al mio ultimo fortunato libro, pubblicato dagli Editori Laterza, “Gomito di Sicilia”.
Le ragazze e i ragazzi del Liceo Pascasino, di Marsala, con le loro insegnanti, su iniziativa della dirigente Anna Maria Angileri hanno preso “Gomito di Sicilia” e dopo averlo letto, discusso, masticato, digerito, dimenticato, ascoltato, sottolineato, cancellato, ne hanno fatto un film.
Proprio un film.
Questo film si chiama “Ad Ovest”, ed è una cosa meravigliosa. Perché ragiona sull’eterno dilemma dei sedicenni siciliani di qui, andare o restare?, senza infingimenti e senza ipocrisie, senza stereotipi e senza vittimismo, ma cercando di entrare, con leggerezza, nella complessità delle cose.
E’ un atto d’amore verso Marsala. E’ stato reso possibile grazie all’attenzione e alla preparazione di due professionisti esemplari, che qui ringrazio, Alessio Piazza e Francesco Dinolfo, che ne hanno curato la regia.
Il film verrà presentato alla città lunedì 14 Ottobre 2019, alle 11 al Teatro Impero.