La Guardia di Finanza in Sicilia ha sequestrato in varie città novemila mascherine importate dalla Cina da una società che fa capo a Irene Pivetti. Il reato ipotizzato è frode nell’esercizio del commercio.
Pivetti, amministratore unico della Only Italia logistics, è indagata: le Fiamme gialle le contestano che i dispositivi appartengano a una partita di merce per la quale il direttore centrale dell’Inail (competente a ricevere comunicazioni di produttori e importatori) ha vietato alla società importatrice l’immissione in commercio.
La Pivetti opera attraverso due srl allocate a San Marino e in Polonia, punte visibili di un impressionante intreccio di altre società. Quella polacca sta fallendo. L’ultimo fatturato dell’altra – questa Only Logistics – è di appena 70 mila euro in un anno. Problema: come ha potuto, un’azienda tanto piccola, aggiudicarsi dalla Protezione civile una fornitura da 30 milioni di euro?
“La sua società importava le mascherine dalla Cina”, ha affermato all’Agi il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, che ha coordinato l’inchiesta ‘Bad Mask’ della Guardia di finanza di Siracusa, culminata con il sequestro di 9 mila mascherine e capace di alzare il velo su un traffico di protezioni FFP2 tra l’Italia, la Sicilia e la Cina.
Le perquisizioni sono scattate nelle province di Milano, Roma, Bologna, Ravenna, Forlì, Siracusa, Caltanissetta, Catania e Ragusa. Le indagini erano nate dopo una segnalazione delle Fiamme gialle di Bologna che, dopo aver scovato delle protezioni irregolari, sono risaliti ad una società di distribuzione di Lentini. Questa, a sua volta, si sarebbe rivolta a un azienda, la Only Logistics Italia srl, di cui è amministratrice Irene Pivetti, che importava la merce dalla Cina. Merce che riportava “un certificato d’idoneità alterato” secondo le ricostruzioni della Guardia di Finanza.
«È una indecenza, stanno cannoneggiando un’impresa seria come la mia, che sta facendo enormi sacrifici per fornire mascherine molto controllate». Così Irene Pivetti, raggiunta dall’AdnKronos, commenta l’indagine a suo carico in corso per frode per l’importazione delle mascherine dalla Cina. «Tutta la chiacchiera uscita sui giornali è fondata sul nulla», aggiunge. «La verità è che con grande sforzo e spirito di collaborazione stiamo cercando di importare un prodotto serio, le norme sono confuse», sottolinea l’ex presidente della Camera. «Qualcuno si era stancato di fare torte e si sono inventati una storia che con esiste – aggiunge – mi dispiace molto per i sacrifici che tanti stanno facendo, compresa io. Qualcuno aveva piacere di inventarsi una specie di mostro, una Grimilde della fiaba di Biancaneve», ma «uscirà la verità», assicura Pivetti, che conclude: «Bene l’inchiesta che riporta la verità al centro: al magistrato spiegheremo come stanno le cose, abbiamo tutte le carte a posto».