La settimana scorsa, il 18 Aprile, ho parlato di Dormono sulla Collina hai ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Pantelleria, in un’iniziativa organizzata dal Rotary e dal mio amico Salvatore Gabriele, direttore di Pantelleria Internet. E proprio quest’ultima testata ha pubblicato due articoli che fanno il riassunto su quello che ci siamo detti e sulle reazioni dei ragazzi. Ecco cosa scrivono gli studenti che hanno partecipato all’incontro:
Lunedì 18 Aprile noi ragazzi della 5B dell’Istituto tecnico – Turismo, insieme agli altri studenti del triennio abbiamo partecipato alla presentazione del libro “Dormono sulla Collina”dell’autore siciliano Giacomo Di Girolamo.
E stata un’esperienza interessante e istruttiva, in quanto l’incontro non è servito solo alla promozione del libro, ma ci ha indotto a riflettere sull’importanza dell’essere se stessi, di accrescere la propria cultura e di amare lo studio.
L’autore, utilizzando un linguaggio ironico, con un pizzico di cinismo e sarcasmo, è riuscito a coinvolgere noi giovani nella tematica trattata per ben due ore, anche fornendo esempi concreti e facendo riferimenti personali e molto vicini a noi. A seguito dell’incontro ci siamo confrontati ed è emersa una generale curiosità per tutte le storie contenute in “Dormono sulla collina”, la cui impostazione è diversa dai testi tradizionali: il libro mira infatti a dar voce alle tante vittime del passato che, attraverso un racconto fatto di poche frasi, talvolta solo di qualche parola, ci portano a conoscenza di fatti che oggi vengono trascurati e, a volte, anche ignorati. Riteniamo il testo di Di Girolamo un vero e proprio libro di storia contemporanea che racconta avvenimenti che tutti dovremmo conoscere in quanto rappresentano il nostro passato e diciamo grazie, oltre che all’autore, anche al Rotary, a Pantelleria Internet e alla scuola che ci hanno concesso un’altra occasione per “meravigliarci e imparare”.Come affermava Euripide “Chi trascura di imparare in giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro“.
Ed ecco qui invece il resoconto della mattinata nelle parole di Sergio Minoli:
Si è svolta nella mattinata di lunedì 18 aprile 2016, nel Salone dell’Oratorio parrocchiale a Pantelleria, la presentazione del libro “Dormono sulla collina”, con l’intervento diretto dell’autore: il giornalista e scrittore marsalese Giacomo Di Girolamo.
L’evento è stato organizzato dalla collaborazione tra Salvatore Gabriele, Direttore responsabile del quotidiano on-line “Pantelleria Internet” eEnza Pavia, Presidente 2015/2016 del “Rotary Club di Pantelleria”.
Numeroso e qualificato il pubblico presente per la maggioranza costituito dagli Studenti del triennio finale dell’Istituto Superiore Statale di via Napoli, accompagnati dai loro Professori e rappresentati dal Dirigente Scolastico Prof. Francesco Pavia.
Lo scrittore Giacomo di Girolamo è una figura nota ai panteschi sia per alcune opere già edite sia perché qualche anno fa fece un “Progetto sulla legalità”, in qualità di esperto, con Alunni della Scuola media.
Il suo vasto e sempre più prestigioso curriculum professionale è stato pubblicato dalla News n.17856 del 16/4/2016 (a cui rimandiamo i lettori che volessero documentarsi).
L’originale idea, che fa da filo conduttore di tutto il Libro, è stata quella di render protagoniste in prima persona, facendole “parlare/raccontare”le vicende dal loro punto di vista, le vittime di eventi criminosi e in particolare di stragi e/o di episodi mafiosi, avvenuti in Italia a partire dal 1969 quando il 12 dicembre ebbe luogo la strage di Piazza Fontana.
Le vittime (politici, intellettuali, giornalisti, tutori dell’ordine, magistrati e avvocati, sacerdoti, imprenditori) sono 1.200 e in ordine cronologico, raccontano l’episodio, contestualizzandolo a loro modo di vedere, del quale sono stati protagonisti, seppur involontari, e a causa del quale hanno perso la loro vita.
Colpisce l’originalità del racconto e il fatto che la “Giustizia” non è ancora arrivata per tutti.
Moderatore dell’incontro il Direttore di Pantelleria Internet che ricorda come nel 1976 (quarantanni fa) nascevano le prime radio libere e in particolare, nel trapanese la “Radio Centrale” e “Radio out” di Peppino Impastato del quale possiamo considerare erede Giacomo Di Girolamo, nato nel 1976.
Il Dirigente scolastico Franco Pavia nel precisare che l’odierno incontro costituisce a pieno titolo una lezione scolastica (non rappresentando un’attività aggiuntiva ma una parte di programma curriculare) ricorda come già durante l’anno scolastico 2010/2011 (5 anni fa) un consistente numero di Alunni/e di Scuola Media ebbe modo di conoscere Giacomo Di Giroalamo nelle vesti di “Esperto” in un Progetto sulla legalità, cofinanziato dalla C.E.
Enza Pavia, Presidente 2015/2016 del Rotary Club di Pantelleria, Associazione co-organizzatrice dell’evento, nel ringraziare tutti i presenti e in particolare il numeroso pubblico degli Studenti, sottolinea l’opportunità odierna, voluta dal Rotary, di creare un’ulteriore occasione di conoscenza e di crescita culturale al fine di rendere sempre più consapevoli le scelte che ogni persona esegue giornalmente nell’affrontare la propria esistenza.La Docente Adele Pineda, nell’osservare che il volume ha un formato impegnativo essendo costituito da 1.263 pagine, tale che risulta faticoso tenerlo con una sola mano, invita gli Studenti a leggerlo con curiosità ed interesse in quanto le storie sono raccontate dagli stessi protagonisti e le loro voci non sembrano emergere dal passato ma sono di una attualità sconcertante.
La parola passa infine all’autore del libro, Giacomo Di Girolamo: è un tumultuoso erompere di concetti, ragionamenti, analisi psico-sociologiche che ti scuotono e ti fanno riflettere.
A cosa serve scrivere libri ? Cosa possiamo chiedere alla scrittura e alla memoria?
A queste domande lo scrittore cerca di rispondere e lo fa in un modo articolato e spiazzante: ogni giorno in Italia vengono messi in commercio 170 nuovi libri (il 30% dei quali non vende nemmeno una copia), ogni giorno ne vengono ritirati 109 e mandati al macero (dopo una permanenza media, in libreria, di circa due mesi).
Solo il 43% degli Italiani legge mediamente un libro all’anno (di conseguenza il 57% non ne legge nemmeno uno): la conseguenza è che una famiglia su dieci, in casa, non ha nemmeno un libro.
Recenti indagini hanno stabilito che il 68% degli Italiani non è in grado di capire cosa legge (un articolo di giornale, un bugiardino medicinale, un manuale di istruzioni, ecc.) e per il 29% (uno su tre) Montalbano è un personaggio dei Promessi Sposi e il Decamerone è un vino rosso.
Oggi la società e soprattutto i Giovani, vogliono sapere tutto e subito: decine di informazioni ci bombardano simultaneamente e tutto si mischia nello stesso racconto.Questa “Vertigine di notizie” fa si che tutto abbia lo stesso valore : prima Io, la mia Famiglia e i miei Amici, poi tutto il resto che risulta indistinto, uguale, non importante.
In questo contesto, noi siamo ostaggi di ciò che ci capita adesso e la domanda che tutti ormai si pongono è: “….. e se mi perdo qualcosa”?
Oggi esiste la “Popolarità” e non la “Verità”: il concetto della “Saggezza delle masse” è imperante e Google ne è la prova perché il criterio di priorità che osserva non è quello del sito più vero ma di quello più visitato!
Di Girolamo, poi, si sofferma su un comportamento tipico del mondo d’oggi e lo definisce “la dittatura del T9” e cioè: come il programma T9 scrive e anticipa una parola al solo tocco del tasto che riporta la prima lettera, così si è portati a leggere, di una notizia, una sola prima parola e già si arriva alle conclusioni, senza conoscere o valutare l’intera descrizione.
In conclusione il giornalista/scrittore esorta tutte le Studentesse e gli Studenti a meravigliarsi perché solo in tal modo si possono provare vere emozioni e con loro sentire l’esigenza di possedere e costruire una “memoria” personale, invece di delegare a Wikipedia tale compito.
Dopo una breve ma profonda dissertazione sul “tempo” (non è più continuo ma discreto cioè puntiforme con l’aggravante che ogni punto non comunica con gli altri) Giacomo Di Girolamo conclude il suo più volte applaudito intervento, precisando che il suo libro intitolato “Dormono sulla collina” anche se racconta gli ultimi 45 anni di storia d’Italia, non è un libro di Storia ma uno scritto sulla fine della Storia che cerca di polverizzarla con 1200 racconti in quanto non si può più raccontare in modo tradizionale la “Storia” in un mondo in cui manca la curiosità e lo stupore.
A convegno concluso, abbiamo chiesto a due Studenti, Lorenzo QUARTANA e Aura CIMIOTTI della classe 5B dell’Istituto Tecnico per il Turismo, le loro sensazioni.
I due giovani Studenti si sono trovati d’accordo nel dire che l’analisi condotta da Giacomo Di Girolamo è stata puntuale e veritiera e che in effetti occorrerebbe, da parte dei ragazzi/e di oggi, recuperare certi valori che attualmente sarebbero visti come veri atti rivoluzionari: vivere meno di solo presente, programmarsi un futuro almeno a medio termine, studiare e formarsi un bagaglio culturale consistente.
Aura e Lorenzo auspicano che tali esperienze si possano ripetere più spesso, in ambito scolastico, nulla togliendo alle tradizionali discipline scolastiche professionalizzanti.Ancora una volta “Pantelleria Internet” (Direttore Salvatore Gabriele) e il Rotary Club di Pantelleria (Presidente 2015/2016 Enza Pavia) hanno fatto centro, contribuendo concretamente alla crescita sociale e civile dei futuri cittadini di Pantelleria.
P.S. A proposito, forse molti hanno compreso come si potrebbe rispondere alla domanda posta inizialmente dallo scrittore: a cosa serve scrivere un libro?
Potrebbe servire a dare una opportunità di crescita e di riscatto a tanti Giovani che cominciano a rendersi conto che è sempre più necessario pensare con la propria testa.
I veri “Giovani ribelli” degli anni 2020, sono coloro che studiano e che leggono libri: cioè si fermano, stanno, approfondiscono, studiano e il mondo, fuori, può pure correre come vuole perchè prima o poi andrà inevitabilmente a sbattere.