Qui sotto è possibile ascoltare la mia intervista per presentare #ControLAntimafia a Fahrenheit, su Radio Tre.
Alla domanda: quando è cominciata questa degenerazione? Ho risposto con un elenco, non esaustivo.
Quando le assemblee scolastiche per parlare di mafia sono diventate una buona scusa per non fare lezione.
Quando le scuole hanno cominciato a ricevere soldi a palate per progetti sulla legalità a scatola chiusa.
Quando sono cominciate a spuntare decine di finte associazioni antiracket.
Quando abbiamo iniziato a scoprire le finte vittime.
Quando è saltato fuori l’«avvocato delle mie parti civili», lo specialista dei processi di mafia, che nulla sa di diritto ma incassa cospicue parcelle per far scena muta in rappresentanza di fantomatiche associazioni antimafia.
Quando abbiamo scoperto che il sindaco che la mattina faceva appelli antimafia la sera faceva affari con la cosca locale.
Quando le proposte di legge contro la corruzione si sono impantanate in Parlamento.
Quando l’azienda sequestrata al boss, che dava lavoro a decine di persone, ha chiuso. Quando abbiamo scoperto che l’unico che si è arricchito, in quella come in altre vicende di mala gestione dei beni confiscati, è stato l’amministratore giudiziario.
E quando il giudice, nell’azienda confiscata, ha sistemato tutti i suoi parenti.
Quando l’imprenditore che ha lanciato la «svolta della legalità» nell’associazione degli industriali è finito indagato per mafia.
Quando i parenti delle vittime hanno cominciato a candidarsi alle elezioni. E quando, perdendole, hanno dato la colpa alla mafia….