Ringrazio Giampiero Mughini per l’inaspettata segnalazione di “Contro l’antimafia” su Dagospia.com, e per le parole di apprezzamento spese nei miei confronti. Qui il link dell’articolo.
Approfitto anche della circostanza per ringraziare tutte quelle persone che in questi giorni mi stanno scrivendo e che hanno capito il senso profondo di questo mio lavoro. Purtroppo ci sono in giro nuove figure, gli eroi dell’anti – antimafia, che sono peggio degli eroi dell’antimafia, delle false icone e dei personaggi (peggio, a volte, macchiette) che ho visto venire su in questi anni. Per mia fortuna sono stato sempre un irregolare, e come non sono mai stato un professionista dell’antimafia, ora non sono un esperto di anti – antimafia. Ho scritto un libro duro che riguarda la mia vita e la mia esperienza, e mi dispiace che molti lo interpretino come una sorta di redde rationem nei confronti di un intero sistema. Chi comprende a pieno la lettura di questo mio difficile testo sa che in realtà non c’è una parola contro quelle persone che la lotta alla mafia la fanno in silenzio, sporcandosi le mani, senza cercare idoli e senza fanatismi, un coraggio quotidiano che poi è il coraggio di chi fa bene, con coscienza e responsabilità, il suo mestiere. Perché da questo bisogna ripartire dalla responsabilità, cioè dal metterci la faccia, senza urlare. Oggi invece la faccia ce la mettiamo, si, ma per farci i selfie. O per alzare le bandiere in ogni occasione.
