Una variante piuttosto aggressiva dell’infelicità

Una variante piuttosto aggressiva dell’infelicità

2018-03-12T07:39:17+01:00 12th Marzo, 2018|diario|

Gli amici mi chiedono spesso in questi giorni perché io non risponda mai alle valanghe di insulti che arrivano sui social, come mai non replichi ai troll che si divertono  a lasciare offese  a me, alla redazione di Tp24.it.

Non rispondo, no. Ma non per il fatto che non voglio scendere al loro livello. Anzi, mi piacerebbe proprio scendere al loro livello, mettermi a fianco – uno  giornalista / scrittore deve saper stare bene tra gli angeli e tra i demoni – per cercare di capire cosa accade nella loro testa, cosa scateni questo odio,  quando è accaduto che l’ignoranza da motivo di vergogna sia diventata quasi una virtù.

Ad esempio ce n’è uno, tra i tanti che mi perseguitano, che è un baby pensionato.  Il che significa che ha tanto tempo a disposizione, e quindi è lì a ribattere, bam! bam!, su ogni cosa che scrivo e ad insultarmi.

E’, questo uomo / troll, ovviamente contro la casta dei politici, quella dei giornalisti, contro il sistema, e onestà!, onestà!. Ed è un baby pensionato. Cioè una di quelle persone che hanno avuto un privilegio (andare in pensione quindici anni prima della media….) dal sistema che oggi però vogliono demolire.

Questo particolare è importante, perché io ormai sostengo che la corruzione della politica è la corruzione del suo elettorato, gli sprechi della politica sono quelli chiesti da chi li ha votati e messi là, quei politici, in un sistema in cui ci guadagnavano tutti, a cominciare dal baby pensionato, che è la casta stessa che oggi vuole rottamare, non so se mi spiego.

Ma insomma, perché allora non rispondo, ai troll, non mi arrabbio, non attacco, e subisco? Perché sto in contemplazione, è più forte di me, e perché in fondo fanno soltanto una cosa, queste persone qua: praticano una variante piuttosto aggressiva dell’infelicità. 

About the Author:

Giacomo Di Girolamo
Giacomo Di Girolamo, giornalista. Mi occupo di criminalità organizzata e corruzione in Sicilia da più di 20 anni. Sono direttore della radio più ascoltata della provincia di Trapani, Rmc 101, e di un portale molto letto in Sicilia, Tp24. Miei articoli sono usciti su Repubblica, Il Sole 24 Ore, Domani. Collaboro anche con Linkiesta.  Sono autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (un'edizione aggiornata è uscita nel 2023), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016).  Per Laterza ho scritto "Gomito di Sicilia" (2018), per Zolfo "Matteo va alla guerra" (2022) e "Una vita tranquilla" (2004). Per le mie inchieste ho vinto nel 2014 il Premiolino, il più importante premio giornalistico italiano, e, nel 2022, sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il Premio Nazionale "Paolo Borsellino". Ho raccontato la mia vita in un podcast per Audible, "L'isola di Matteo".